martedì 18 maggio 2010

IL FEDERALISMO CHE FA RISPARMIARE



Pochissimi giorni e il federalismo fiscale sarà realtà. "Passa questa settimana", annuncia Umberto Bossi in una lunga intervista adAffaritaliani.it. Il leader della Lega Nord afferma che "questa settimana è la settimana del federalismo. Gli abbiamo fatto l'assicurazione sulla vita, perché non deve passare più per il Parlamento, ma solo in Consiglio dei ministri, dove noi contiamo e quindi passa questa settimana. Siamo arrivati al dunque". Il Senatùr precisa che "c'è solo la necessità di avere un parere in Commissione. C'è un po' di resistenza, però la legge prevede che entro il primo anno bisogna far passare i beni dello Stato alle Regioni e agli enti locali, anche le sponde dei fiumi e dei laghi". Via libera imminente quindi al federalismo demaniale. Bossi ricorda poi che la seconda posa del federalismo è 'le tappe locali', che questa settimana va a conclusione in CdM. "Si tratta di una soluzione importante perché lo Stato darà meno soldi a chi li spreca. Gli darà un bel calcetto nel sedere, che sarebbe ora. Il Nord non può più mantenere il Paese come ha fatto finora, con questa crisi". Bossi si dice anche d'accordo con l'ipotesi di tagliare gli stipendi dei parlamentari, avazanta dal ministro Calderoli: "L'importante è che non sia un trucco per continuare a dare i soldi a quelli del Sud che li buttano via".
NO CASINI, E' COME FINI - Un accordo per un allargamento della maggioranza con l'Udc "non lo so se è utile" perché "Casini è come Fini, crea pasticci e frena", spiega ancora Bossi. "Ho letto sui giornali che Berlusconi vuole tirare dentro anche Casini. E quando c'era Casini tutti i giorni ne combinava una. È come Fini, tutti i giorni creava un pasticcio e frenava. Non lo so se è utile". Secondo il Senatùr la strada "è quella di fare gli accordi con chi mantiene la parola e non intralcia nel lavoro del governo. Sono sicuro che la forza della Lega sarà determinante". Il leader del Carroccio usa parole chiare: "Bisogna stare attenti che non ritorni - riferendosi a Casini, ndr - altrimenti si passa dal male in peggio. A mio parere i democristiani è meglio lasciarli perdere. Poi il leader è Berlusconi, ma non ho ancora parlato con lui".
LA CRISI ECONOMICA - Anche se "ci vuole ben altro" occorre tagliare oltre agli stipendi dei parlamentari anche quelli dei magistrati, afferma il leader della Lega: "Se c'è da pagare devono farlo tutti. È giusto che anche i magistrati diano la loro mano, perché il loro stipendio è legato a quello dei politici". Secondo Bossi però "non si risolve certo il problema tagliando solo lo stipendio dei parlamentari, ci vuole ben altro. I soldi devono andare a chi li investe e non a chi li sbatte via. Il federalismo fiscale risolverà anche questo problema. E a causa del 'lumbard col couer in man', qui mancano anche i soldi per fare le strade". "E' l'Europa che gliela imporrà, la sta imponendo a tutti i paesi che hanno un forte debito pubblico", afferma il numero uno del Carroccio in merito all'ipotesi di una 'manovra pesante'. "Dopo la Grecia, la Spagna, Il Portogallo e anche l'Italia". Secondo il leader della Lega, la manovra finanziaria non porterà conseguenze sul progetto di federalismo fiscale, perché "il federalismo fa risparmiare".

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